martedì, maggio 08, 2007

Cambiamenti e menti cambiate (pt. 1) La Sede

Il 2007 non è certo finito ma è possibile aprire un discorso per quanto riguarda gli ultimi due anni: quante cose sono cambiate all'ISIA? Questa è una domanda che spesso ci si pone e a cui spesso - per prima cosa - si risponde con uno sbuffo di risata. Poi - però - ci si ritrova indecisi se parlare bene o male degli ultimi due anni...Io sono convinto, invece, che la maggior parte degli attuali studenti non abbiano veramente un'idea di che cosa sia successo, di quante cose sono cambiate. Anche se sembra che tutto sia rimasto fermo, uguale.

Cominciamo a parlare dei cambiamenti che si vedono: la sede.
E' facile dire adesso "ma guarda che schifezza di edificio deve avere l'ISIA come sede..." quando non si è visto com'era messo prima:




Il punto delle scale è sempre stato quello messo peggio, per questo i lavori si sono concentrati lì. Per chi non lo sapesse il cambiamento più grosso tratta proprio della nostra sede (Palazzo Mazzolani): fino al 2004 l'ISIA ha sempre dovuto pagare l'affitto annuale alle Opere Pie che l'avevano in custodia. Da ben 15 anni - però - il Direttore e il Collegio Docenti, tutti rappresentati in CSD (Consiglio Scientifico e Didattico), hanno manifestato il disagio di fare lezione in un luogo tanto fatiscente quanto pericoloso, man mano che passavano gi anni. Solo verso il 2005, finalmente, la Regione Emilia Romagna (spinta da reponsabilità verso la conservazione dei Beni Culturali italiani) ha provveduto all'acquisto della porzione di edificio che ha concesso in usufrutto gratuito al nostro ISIA (per la modica cifra di € 2.380.000,00).
Insomma, adesso l'edificio è nostro, è come se ce l'avessero regalato. Anche se rimane legalmente proprietà della Regione, cioè dello Stato.

E gli altri ISIA? Gli altri ISIA, esattamente come noi, sono sempre stati in "affitto" pure loro. Una differenza sta nello spazio: gli altri ISIA hanno molto meno spazio utilizzabile di noi, un cortile interno se lo sognano - tanto per dire. L'ISIA di Roma, mi hanno raccontato studenti e docenti, dieci anni fa hanno praticamente "occupato" l'attuale sede (una palazzina esattamente adiacente a una chiesa in pieno centro storico romano, presso il Pantheon) fino a lasciarselo "affidare" dal Sindaco Veltroni, "simpatizzante" della causa ISIA (mah..). L'ISIA di Firenze ha la sua sede anch'essa in centro, in via degli Alfani, presso un edificio che ospita, però, anche una parte dell'Accademia di Belle Arti, costringendo a concentrare la sede ISIA in un solo piano...l'ISIA di Firenze è su un corridoio solo!
L'ISIA di Urbino risiede senz'altro nella sede più suggestiva: in cima a un colle gode di un panorama meraviglioso e occupa tutta l'ampiezza dell'ex-monastero che li ospita: si tratta quindi di un sede grande, più concentrata di quella faentina, che offre molta varietà architettonica oltre che gradini, piccole e grandi scale, discese...

Torniamo a noi. La nostra sede, d'ora in poi, può aspettarsi solo dei miglioramenti. Va ricordato, però, che rimane un edificio storico alla cui struttura non possono essere applicate modifiche virtuosistiche. Chi paga per mettere a posto l'edificio? Non voi studenti, l'aumento delle tasse degli ultimi anni ha ache vedere con i tagli dal Ministero dell'Istruzione. I soldi per mettere a posto l'edificio vengono dalla regione e possono provenire dal Comune di Faenza. Va da sè che non è possibile fare grandi previsioni per il futuro, cioè quale sarà la prossima area d'intervento per la ristrutturazione. Sappiate che la nuova Aula Magna (ancora in costruzione) è stata finanziata con soldi provenienti dalla regione, e che non potevano essere spesi per alcuna altra ragione! Voglio dire: quando vengono stanziate delle somme per opere di restauro e/o costruzione dalla Regione viene deciso un "capitolo" che sarà il "nome assegnato all'obiettivo da raggiungere con l'impiego dei soldi elargiti". Questo è il motivo per cui stanno facendo una nuova Aula Magna (che nessuno ha mai chiesto) e non ristrutturando un po' di aule, che sarebbe anche ora. I motivi? Non ne sono certo ma non escludo assolutamente che si tratti di "malghini politici", per ora è l'unica risposta che ho. Ecco, questa sì che è una di quelle cose che non sono mai cambiate: l'abitudine di creare delle situazioni ambigue e poco chiare da parte dei nostri politichetti locali. Ma non dipende certo dall'ISIA.

Quali problemi persistono. All'ISIA non siamo da soli, primo fra tutti i nostri "coinquilini" è la Pinacoteca, anzi meglio chiamarla col suo nome Raccolta Archeologica:
"A Palazzo Mazzolani sono ospitati i depositi, affidati in gestione alla Soprintendenza Archeologica dell'Emilia Romagna, in cui è custodito un complesso di materiali archeologici estremamente interessante che copre un arco cronologico vastissimo, che va dalla preistoria alla tarda antichità." (sito terre di Faenza)

Tutta questa roba, in realtà, il Comune vuole spostarla presso la vera Pinacoteca faentina, ma c'è un problema: l'attuale Pinacoteca (in V. S. Maria dell'Angelo) è stata aperta aperta al pubblico da tempo relativamente breve. Al tempo in cui frequentavo il Liceo (che occupa ancora in piccola parte qualche ambiente dell'edificio) stavano cominciando appena i lavori di restrutturazione e restauro. Appunto, il problema è che il Preside del liceo classico (Luigi Neri) non vuole spostarsi definitivamente dall'edificio e finchè rimarrà anche solo un'aula funzionante lì dentro non sarà possibile cominciare i lavori di trasporto da Palazzo Mazzolani alla Pinacoteca. Capite anche voi che con questo tipo di ostacoli burocratici non è certo facile e veloce far succedere le cose, vedere qualche cambiamento. per cui personalmente prevedo che queto problema non sarà risolto entro i prossimi 5 anni, dopo chissà. Anche se spero proprio di sbagliarmi.

Consiglio. Siete insoddisfatti degli spazi dentro a cui fate lezione? Avete proposte (che non siano solo "facciamo i graffiti per rendere più bello questo posto")? Non lamentatevi a voce che non serve a niente. Qui servono i fatti. Quindi organizzatevi e scrivete un documento con le analisi dei punti e le proposte. Dopodichè consegnate il documento ai Rappresentanti degli Studenti, siamo qui per questo. NON andate direttamente a parlare col Direttore o coi docenti perchè non risolvereste nulla e rischiereste solo di disturbarli. Le procedure per inoltrare una richiesta da parte degli studenti è questa che vi ho descritto. Seguite il consiglio. E armatevi di pazienza e comprensione, più di quella che avete già, perchè i tempi "all'italiana" ormai li sapete.