sabato, novembre 19, 2005

EMO

Le emozioni sono sicuramente un buon punto di partenza.
A mio parere spesso gli oggetti in quanto tali sono già portatori di un certo tipo di senzazioni o immaginari (es. il tavolo è il luogo in cui: si mangia, si studia, si legge... quindi sopravvivenza e cultura). Se questo è vero come sarà il percorso metaprogettuale? Si potrebbe pensare di sfruttare queste senzazioni già presenti? Si potrebbe far leva su emozioni contrastanti, non codificate? Inoltre mi viene da pensare che non tutte le emozioni sono direttamente collegabili all'oggetto. A volte è decisamente più interessante studiare i meccanismi alla base della scelta di un oggetto piuttosto che un'altro. Alcuni esperimenti del neuroscienziato Antonio Damasio (su persone con danni al cervello che ne deterioravano il sistema emozionale), hanno palesato che la capacità di prendere decisioni non dipende esclusivamente dal pensiero logico, ma al contrario il sistema affettivo, ne fornisce un sostegno decisivo.