venerdì, agosto 04, 2006

RICORDAVO

La mattina fresca filtra dai buchi della tapparella.
Arriva fino ai piedi. Ieri sera ho finito un libro.
Sento sempre il vuoto, quando da leggere rimangono solo i ringraziamenti dell'autore.

Allora è proprio vero che prima di morire ci passa tutta la vita di fronte!
Incoraggiato da Michael Houllebecq mi sono concentro sui ricordi... ripercorrere l'intera storia della mia esistenza. Il risultato è poco più di un film visto qualche anno fà. Mi chiedo insistentemente il perchè? Perchè la nostra mente da così poca importanza alla nostra vita? MI OPPONGO CON TUTTE LE MIE FORZE MA E' COSI'.
Ne vale la pena?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

il ricordo diventa tale solo dopo un lungo processo visibile solamente dopo molto tempo... tempo che leviga/smussa/elimina/sposta/ricostruisce e come con le rovine rimane l'osso... rimane poco ma denso di storia.
UN POCO DENSO DI TANTO.

Anonimo ha detto...

NON NE VALE LA PENA

Anonimo ha detto...

...Mondo della ridondanza, mondo dell'eccesso, mondo dell'evidenza...

...La città attuale è così l'eterno presente: edifici sostituibili gli uni con gli altri ed evente architettonici, "singolarità" che sono anche avvenimenti artistici concepiti per attirare visitatori da tutto il mondo...

...Solo una catastrofe, oggi, è in grado di produrre effetti paragonabili alla lenta azione del tempo. Paragonabili ma non simili....

...le rovine sono come l'arte, un invito a sentire il tempo...

Andrea Magnani ha detto...

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