lunedì, settembre 22, 2008

GLI EFFETTI AMBIENTALI DELLE PERSONE

"I corpi come elemento architettonico"

[…] Per la prima volta nella storia dell’uomo, il numero dei viventi ha raggiunto il numero record di sei miliardi e mezzo di persone. Cinquanta anni fa eravamo poco più della metà, e tra mezzo secolo saremo abbondantemente oltre i dieci miliardi. Le presenze umane interrompono la prospettiva, creano flussi irripetibili di scene, non solo antropologiche, ma corporee. Sei miliardi e mezzo di persone, infatti, costituiscono una sorta di plancton orizzontale, avvolgente, che invade lo spazio e crea, per estensione e densità, una specifica esperienza visiva.

A. Branzi

Una discoteca è la gente che la frequenta o l’architettura della stessa? Cos’è una discoteca? Le fabbriche si suono svuotate e milioni di addetti vengono liberati nell’ambiente e lo costituiscono come una superficie multiforme e cangiante, nella quale agiscono e reagiscono tramite: fisionomie, qualità dell’abbigliamento, gesti relazionali, riti urbani, flussi comunicativi e migliaia di altre variabili che compongono l’uomo in se, in relazione con gli altri e con l’ambiente stesso. Chi progetta i luoghi per il suddetto “sciame umano”, dovrà constatare che il gesto progettuale unico e definitivo è oggi soppiantato da una diversità infinita di vibrazioni progettuali, che egli stesso ed ogni presente produce nello spazio con lo scopo di segnalare la propria ritrovata individualità, la sua energia creativa, cinetica, genetica.

Lo spazio cittadino si riempie di messaggi, odori, oggetti, prodotti e soprattutto persone che tolgono il primato dello spazio cittadino alla architettura. L’uomo invade gli spazi dando vita ad una vera e propria rivoluzione anarchico-informale dovuta semplicemente alla sua presenza. E’ quindi necessario ripensare la qualità di un ambiente secondo nuovi criteri meno fisici ma più volatili, relazionali?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che sia interessante quello che tu scrivi, immagini fantascientifiche affollano la mia mente, corpi a tal punto annodati e avvinghiati da formare cunicoli e nicchie per altri corpi a loro volta annodati e avvinghiati...fino a creare un'incomprensibile massa uniforme di carne,ossa, vasi capillari, capelli e unghie. Probabilmente non ha nulla a che vedere con lo spazio urbano e la correlata necessità di riformularlo o forse ricrearlo ex novo, e forse ha poco a che vedere anche con il tuo blog ( focalizzato sul design, ma forse più sull'uomo e sul suo brancolare, il suo costante anelare verso formazioni concettuali e ideologiche sempre più ibride,al solo scopo di formularle, con quell'ansia tipica di quei cervelli funzionati convinti che il solo porsi degli interrogativi in un qualche modo sia d'aiuto, o possa forse lenire il dolore dell'incomprensione data dal vorticare sempre più frenetico e blah blah blah ma lasciamo stare...) e questa parentetica potevo evitarla perchè ora fatico a riprendere il filo, comunque:
- non riesco a fare a meno di chiedermi se in questa massa informe di uomini e donne, qualcuno riuscirà a spuntarla, facendosi valere in un qualche modo, comprendendo l'ora ( il tempo in cui vive) non per adattarvisi, ma per resisterle e sopravviverle. Ci sarà ancora il Classico? quello che e (cito)" sa rappresentare contraddizioni e dissonanze, sa dar forma alla sua varietà?" quando tutti siamo ormai contraddizione, dissonanza, pluralità e varietà?
Stammi bene

Andrea Magnani ha detto...

Ciao anonimo!
i corpi, le persone, le lo loro idee, la loro voce, la loro ombra, il loro telefono cellulare, il loro odore, la spazio che sottraggono all'aria. Tutto ciò arreda lo spazio, crea flussi, modifica la stessa nostra percezione del luogo in cui ci troviamo. Il luogo discoteca da solo senza musica alle 7 di mattina sarebbe uguale a se stesso gremito di corpi alle 3 con musica? Cos'è una discoteca? vuole essere una domanda per capire come "noi" modifichiamo con la nostra stessa presenza gli spazi, le architetture, il design.

COS'E' UNA DISCOTECA?

Anonimo ha detto...

la vibra vibra vibra vibra vibra vibra vibra vibra vibra vibra vibra vibra vibra è vibra ti dico né persone né architettura è la vibra ti dico dai ascolto a me.

a parte questo.condivido l'anonimo ma sono anonimo anch'io quindi ci confonderemo, e quindi potenzialmente siamo la stessa persona e quindi è superfluo dire che ci condividiamo.
comunque si condivido.
il fatto di dare forma a questa massa caotica di pari opportunità e pari potenzialità di farsi notare ( scrivere cose che tutti possono leggere-internet, fare opere d'arte pubblica-adesso abbiamo cultura sufficiente in molti...eccetera)
dicevo, in questo magma apparentemente privilegiante e privilegiato ( parlo del mondo del benessere,non posso mettermi ora ad affrontare la fame nel mondo, malattie eccetera-che pure mi premono)
ah
cazzo
ok
stavo dicendo
che emergere, spuntarla su tutto questo flusso che si, scivola scivola, si, è liquido liquido...ma per infilarsi dove, per incanalarsi dove? dove mai andremo tutti così liquidicci?
si si,lo so...non è importante, l'importante è la ricerca, ed essere liquidi e senza bagagli agevola le cose.ci rende piu facile muoversi, e quindi cercare.
enjoy the research.

aggiungo che non ho letto l'articolo del blog e potrei essere paurosamente fuori tema.

ma tanto sono anonimo.