Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate del nome del blog.....e secondo voi....perchè si chiama così?
Quali sarebbero state le vostre motivazioni nel chiamare un blog "design is not dead"?
Dai vostri commenti compilerò la sezione About del blog.
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8 commenti:
punk punk punk punk
come sarebbe un design punk?
Sicuramente il buon progetto come inteso in italia negli anni 50 è morto da un bel pò... ora le discriminanti per un buon progetto sono altre,e sicuramente meno legate al fare bene le cose.
Forse design is not dead è una speranza...un sogno di cambiare effettivamente le cose.
ma quale punk! è così evidente... il nome di questo blog è riferito al sottoscritto e al fatto che nonostante tutto sono ancora vivo!
ciao..
sono dorothy gio e penso che il nome inglese...blal..bla..bla.
è un'autoconvinzione. il nome è un semplice nome..
il significato: è questo il punto..
il disegno penso che non finirà..non può morire perchè non è mai nato.. piuttosto è innato nell'uomo..
perchè allora il disegno non è morto.. altri nomi simili che ho sentito sono.. shit design, no more design, esiste il design?..ecc.. fate finta che non abbia detto niente perchè niente è il tutto dal quale partire...
ciao Gio---anche io credo che il disegno non morirà mai (anche se già ci sono esempi di oggetti disegnati da macchine...che comunque qualcuno avrà disegnato e/o programmato)...
Comunque questo è un periodo storico un pò particolare in cui tutto ha un senso, il tuo contrario,la metafora del, un cavallo appeso al soffitto... etc etc etc...
Ma perchè dare un senso a tutto? Cosa ci spinge a farlo?
penso sia un problema di identità, dare ordine alle cose evita di esplodere psichicamente, infatti siamo ritenuti sani finchè lo facciamo in determinati contesti: la mattina immagino ti infili prima i calzini delle scarpe, per questo è interessante sondare l'insondabile.
puoi spiegare perchè il design non è ancora nato..
PRO-USO E PRO-GETTO
La domanda successiva da porsi è------ ma allora che cos'è il design se deve ancora nascere?-----come scrivi: "sempre impreciso e fuori fuoco, FRA ingegneria da un lato e arte dall'altro, FRA l'intransigente funzione e la libera forma, FRA il serio e il faceto..." il design non è ancora in grado di autodefinirsi, ed è proprio questo il bello-----in una contemporaneità "cross over" il design indefinito trova il suo habitat----credo inoltre, che dividere le arti visive dal punto di vista metaprogettuale non abbia senso, ogni opera che sia di design, arte, cinema, etc----segue e vive delle stesse leggi che possiamo chiamare semiotica, emozioni, fortuna, $$$, o non so...
A me piacerebbe unire e non dividere le arti, creare scuole che non insegnino il design ma il progetto...poi l'applicazione sarà quella giusta-----che ne pensate?
(Postmettendo che mi trovo abbastanza daccordo con il commento di Stefano)
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