martedì, dicembre 06, 2005

E' TEMPO DI.

Sono sudato. Sto correndo da circa 658547 ore e non ho certo intenzione di smettere. È bello, dopo poche ore il dolore svanisce, rimani da solo. L'acido lattico impregna muscoli e mente, sei in un limbo in cui vuoi rimanere. Ho visto/conosciuto/ballato/corso/parlato con gente e luoghi. Ma ora non ricordo. L'acido ha ormai coccolato ogni mia cellula celebrale nel suo tenero abbraccio . L'uomo è qualcosa di meravigliosamente duttile, basta crederci e sarà qualsiasi cosa.
Ora confesso. Mi piacerebbe smettere. Ma ormai è tardi, è dall'età di 7 anni che è tardi. Da quando ho iniziato a correre il rumore dei passi, veloci e ben ritmati, sono la colonna sonora della mia vita. Lo so, dovrei fermarmi, guardare quella ragazza, sorriderle. Pochi secondi e non c'è più. Negli occhi l'immagine è ancora nitida, la mente è pronta a sostituirla con il rimpianto. Sono vecchio, avrò almeno 18759546871 passi di età. Tutto è pronto, vedo la luce. Questo è il mio sacrificio contro il tempo.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

La corsa come metafora del tempo che scandisce la nostra vita...fino alla fine.

Andrea Magnani ha detto...

TEMPO TEMPO TEMPO TEMPO TEMPO----------------------------------------------------------
Il lento ticchettare dei secondi scandisce il ritmo della vita, il susseguirsi delle ore è ormai ovvio per noi, i giorni passano. Ma che cos’è il tempo? Vorrei poterlo viaggiare, fermare, velocizzare, ma poi mi accorgo che già lo faccio. In certi momenti, il tempo si ferma, stai gustando la vita al massimo. In certe situazioni il tempo scorre lento, il cervello è forse assopito? In altri episodi il tempo passa veloce, ma allora senza un orologio come faremmo a conoscere il tempo? Forse è tutto come durante il modernismo, ma sì, ridisegnamo un mondo ortogonale!! Oppure: ma sì, diamo e tutti un tempo regolare!!! Ho come la sensazione che qualcuno mi stia usando, forse la colpevole è “Madre natura”... La domanda è: quanti anni vivremmo senza conoscere il concetto di tempo? Si dice che i più importanti Yogi abbiano vissuto fino a 200 e passa anni, forse perché se ne infischiavano del tempo. Io non lo so, e non voglio rispondere. Non conosco neanche l’inventore dell’orologio! Il racconto sopra, è quindi una enorme metafora di come il tempo ci detta i tempi (scusate la ripetizione) e di come siamo costretti, perché ormai coinvolti nel meccanismo, a sottostare alle sue regole. Ma prima o poi il tempo per noi finisce.

Anonimo ha detto...

Bella pensata il tempo; proprio per questo noi creiamo il passato e non il futuro. Lo aumentiamo, lo snobbiamo, lo ricordiamo e lo raccontiamo. Tu cosa hai creato fino ad ora Andrea?

Anonimo ha detto...

Se parli di passato o futuro sei già vittima del tempo... comunque non credi che il passato sia frutto di un nostro presente (ormai passato) e che.... con il presente siamo in grado di condizionare il futuro?
---per rispondere---in questo esatto momento ho creato in me una iperemia congiuntivale.

Anonimo ha detto...

Donnie Darko???? a me è venuto in mente!! forse queste tematiche sono contenute in quel film...

Anonimo ha detto...

la sfiga ( inteso come limite) è pensare che il tempo sia una linea, se fosse sferico,cubico,a spirale, a specchio o conico, e noi in quale punto ci percepiamo rispetto a queste illusioni? progettare il tempo può essere la nuova frontiera del design, pensa ad una agenda 3d per organizzare( o disorganizzare) il tempo.